Nel momento in cui si chiede aiuto, si attiva la parte più forte di noi stessi e non la più fragile, come comunemente si pensa.  

Riconoscere un proprio momento di difficoltà e rivolgersi ad uno psicologo vuol dire essere consapevoli di sé, valutare i propri limiti, le proprie ferite, e sentire la necessità di trasformarle in risorse.  Lo psicologo è un mezzo, il benessere è il fine. Possono essere molti i motivi per chiedere una consulenza o un supporto psicologico; tecnicamente classificati in differenti categorie all’interno del Manuale Diagnostico Statistico del Disagio Mentale (DSM IV – TR). Di fatto ogni persona può sperimentare stati di disagio psicologico in vari momenti e condizioni della propria vita: di fronte ad eventi stressanti e dolorosi che gestisce con difficoltà, come ad esempio momenti legati alle problematiche della crescita, difficoltà di rapporto con gli altri, l’interruzione di una relazione, problemi lavorativi, lutti, il rapporto con i figli, il partner, ecc. Quando le situazioni stressanti  creano un circolo vizioso, difficile da gestire o sopportare, o nei casi in cui non si riescono a modificare le strategie per affrontare i problemi, l’effetto è uno stato di disagio più o meno importante che si esprime sempre attraverso le emozioni e i sentimenti: Ansia, Rabbia, Vergogna, Paura, Tristezza, Malinconia, Diffidenza, Sfiducia, Rimuginio, Senso di colpa, Rimorso, Gelosia. Non sono necessariamente le emozioni in sé ad essere il disagio ma queste lo rappresentano tanto più quanto una persona resta imbavagliata all’interno di  pochi stati emotivi, o quando le emozioni esperite diventano talmente “potenti” da ridurre la capacità di riflettere sui problemi che ci attanagliano. In questi o in altre circostanze, poiché il disagio personale diventa difficilmente gestibile, si rischia di non riuscire a intravedere vie d’uscita, si svalutano le proprie capacità, si rifiuta l’aiuto di chi ci sta vicino. Interrogarsi sui motivi del proprio disagio e trovare nuove strategie, nuovi punti di vista può rappresentare il momento cardine del lavoro con uno psicologo. Questa figura professionale può aiutare a fare il punto della situazione, tratteggiare il quadro d’insieme, gestire le emozioni disagevoli, recuperare risorse per affrontare i problemi con strumenti nuovi.